Il Parco Nazionale del Pollino è uno dei parchi Italiani più estesi. Vediamo insieme 8 cose che vale davvero la pena scoprire.
Il Parco Nazionale del Pollino si estende ai confini fra la Basilicata, l’antica Lucania e la Calabria. Comprende un massiccio montuoso che dal mar Tirreno giunge fino allo Ionio, interessando circa duecento mila ettari di superficie. Sul versante lucano, meta del nostro viaggio, le montagne presentano un’altitudine oscillante fra i mille e i duemila metri.
1. L‘albero più antico d’Europa. Un pino di Heldreich (Pino Loricati), si trova proprio qui, nel parco naturale del Pollino, da circa 1.200 anni. Il pino loricato è un esemplare floreale che, in Italia, è presente solo in quest’area fra il Monte Alpi e Serra la Spina. Cresce lì dove la vegetazione è ostacolata dalle condizioni climatiche e, vive a lungo, anche mille anni. Per questo presenta forme strane con rami a mo’ di baluardo, per resistere alle raffiche di vento.
2. Le escursioni sul Pollino. Ormai mete diffuse presso i turisti naturalisti con possibili escursioni a piedi e a cavallo. Data la vastità del parco è consigliabile partire da uno dei piccoli centri intorno.
3. Il Santuario della Madonna del Pollino
Un’ altra tappa nel Parco del Pollino è San Severino lucano, quel tipico paesino di montagna dove la vita trascorre lenta, tutti si conoscono e sono gentili con i visitatori. Nel bar in paese abbiamo trovato una persona della pro loco che ci ha suggerito cosa fare nel parco in completa autonomia. Così, ci siamo recati nella frazione di Mezzana, dove si trova il Santuario della Madonna del Pollino.
4. Craco, il paese fantasma. Abbandonato nel 1963 a seguito di una frana, questo paesino è oggi un’ attrazione turistica ed è stato set cinematografico di numerosi film come “Cristo si è fermato ad Eboli“, “The Passion” e “Basilicata coast to coast“. Questo paesino, pur nella sua “spettralità” riesce ad affascinare e merita senza dubbio una visita.
5. Altro luogo da non perdere è il Bosco Magnano, in provincia di Potenza. Qui è possibile praticare diversi sport come l’arrampicata sportiva, percorsi aerei, river trek, escursioni e pedalare con le mountain bike. Sono diverse, inoltre, le aree picnic per rilassarsi tra gli alberi in compagnia di amici e familiari.
6. Rafting nel Pollino. Il fiume Lao è uno dei corsi d’acqua più amati per praticare rafting nel Sud Italia. Ha una lunghezza di 55 km e scorre nel cuore del Parco Nazionale del Pollino. Con la loro guida puoi scegliere escursioni di diversa durata e difficoltà, percorrendo in canoa o gommone le acque purissime dei fiumi che attraversano il parco.
Se preferisci rimanere in piedi, puoi scegliere il torrentismo, ovvero trekking in acqua che puoi praticare con diversi livelli di difficoltà. Ci sono anche tour perfetti per i bambini, dove è possibile entrare in contatto con la natura e fare una facile passeggiata in acqua.
Per una versione più estrema, prova la passeggiata nel canyon, che ti porta a camminare nell’acqua tra cascate e piscine naturali.
7. Trekking nel Pollino. Pascoli e pianori sono gli scenari caratteristici delle escursioni di trekking del Pollino. Un’ escursione molto suggestiva e apprezzata dagli amanti del trekking è la salita alla Serra Dolcedorme, la vetta più alta dell’Appennino Meridionale (2.267 m).
La vista che si ammira da qui è davvero superba e spazia dai monti al mare. Impossibile resistere alla tentazione di scattare foto panoramiche!
8. Specialità locali. La regione è famosa per i suoi vari piatti tradizionali. Se ti trovi in zona, non lasciarti sfuggire la specialità locale: peperoni essiccati al sole. I fagioli, come i popolari fagioli Rotonda, sono stati fondamentali per le comunità locali nel corso della storia e puoi ancora trovare molti modi diversi di consumarli nei piatti. Se stai visitando la regione, assicurati di fermarti a pranzo da noi al Ristorante Cazzanedda, Ristorante Tipico del Pollino, per avere la vera esperienza culinaria nel cuore del parco nazionale.
Non ti resta che visitare il Pollino 🙂