Craco è un comune italiano di 630 abitanti, in provincia di Matera in Basilicata.
Nel 1963 ci fu una frana che portò ad uno spopolamento della città e parte degli abitanti si trasferì a valle, in località “Craco Peschiera”, ove fu trasferita anche la sede comunale.
La frana, che ha obbligato la popolazione ad abbandonare le proprie case, sembra essere stata provocata da lavori di infrastrutturazione, fogne e reti idriche, a servizio dell’abitato.
Nel 1972 un’alluvione peggiorò la situazione e, dopo il terremoto del 1980, Craco vecchia venne completamente abbandonata, diventanto una vera e propria città fantasma.
Questo fenomeno ha contribuito a rendere la città una meta turistica ed anche un set cinematografico.
Il centro storico di Craco sorge nella zona collinare che precede l’Appennino Lucano a circa 390 m.
Il territorio è caratterizzato dalla presenza dei calanchi, profondi solchi scavati in un terreno cretoso dalla discesa a valle delle acque piovane.
La prima testimonianza della città è del 1060, quando il territorio fu sottoposto all’autorità dell’arcivescovo Arnaldo di Tricarico, che chiamò il territorio Graculum, ovvero piccolo campo arato.
Nel 2010, il borgo è entrato nella lista dei monumenti da salvaguardare, redatta dalla World Monuments Fund.
Nel 2011 il comune ha istituito un percorso di visita guidata che permette di percorrere il corso principale della città di Craco fino a giungere alla vecchia piazza principale, distrutta in seguito alla frana e n el 2012, è stato inaugurato un nuovo itinerario, che permette di addentrarsi nel nucleo della città.
Molti turisti vanno a Craco per vedere le rovine del paese fantasma e per avventurarsi tra i vicoli.
Tra le attrazioni maggiori ci sono:
- Il “Canzoniere”: prende il nome da un’antica taverna posta lungo un tratturo una volta molto frequentato.
- “San Lorenzo”: un’antica fontana a volta, sulla via verso il Cavone dove palme alte convivono con gli olivi sullo sfondo di masserie, arroccate e nel contempo aperte al territorio.
- la cappella di “Sant’Eligio”, protettore dei maniscalchi, affrescata forse nel Cinquecento.
Il borgo abbandonato di Craco è diventato una meta anche per set cinematografici. Vari film sono stati girati a Craco come:
- “La passione di Cristo” (2004) di Mel Gibson, ove Craco fu scelta dal regista come sfondo durante la scena dell’impiccagione di Giuda.
- “Cristo si è fermato a Eboli” (1979) di Francesco Rosi, nell’episodio dell’arrivo di Carlo Levi alla nuova destinazione di confino Gagliano
- “Terra bruciata” (1999) di Fabio Segatori
- “Nativity” (2006) di Catherine Hardwicke
- “Basilicata coast to coast” (2010) di Rocco Papaleo
- “Montedoro” (2015) di Antonello Faretta
Ad un’ora e mezza da Craco é situato il Ristorante Cazzanedda, agriturismo con cucina tipica della Basilicata.